Gli odori della memoria

Ci sono degli odori che per me sono da sempre associati a dei ricordi precisi. Si tratta di un tipo di memoria molto potente, che recupera spezzoni di vita vissuta in teneressima età, quando ero talmente piccola da non avere nessun altro ricordo. Sono gli odori percepiti per la prima volta ad essere rimasti impressi nella mia mente a tal punto da farmi rievocare immagini che a volte non so nemmeno collocare nello spazio/tempo.

Al primo posto c’è l’odore del mosto, che ho sentito per la prima volta al paese di mio padre, Vietri di Potenza, avevo quindi sui 3 anni, e che associo alla cantina della casa dei nonni, che non so bene nemmeno dove sia, era infatti una struttura che non faceva parte dell’abitazione. Dopo più di 35 anni, quando sento quell’odore mi si presenta la vaga immagine di una porta che dava su delle scale che portavano in basso, ad un ambiente in penombra e fresco dove questo odore era fortissimo.

Altro odore è quello di bruciato, sempre dello stesso periodo in cui stavo a con le mie zie a Vietri, un paese in cui tutte le case avevano i caminetti, e per strada c’era sempre questo caratteristico odore di legna bruciata. Quando lo sento rivedo frammenti di un paese che ormai non esiste più, orribilmente ricostruito dopo il terremoto dell’Irpinia.

L’odore della pappa lattea invece mi ricorda quando mia madre la preparava per i miei fratelli, avevo dunque due anni, e vedo mamma nella cucina della casa dove abitavamo allora, era il 1976, la lista potrebbe continuare all’infinito.

L’olfatto può spingere il nostro cervello a richiamare immagini del passato, attivando associazioni e stimoli emotivi, in base alla interazione tra la struttura olfattiva e l’amigdala, porzione del cervello da cui passano le nostre emozioni.

Sono svariati gli studi che concordano sul fatto che gli odori nell’essere umano possono attivare ricordi con incredibile rapidità e scenari contestualizzati nel passato, cosicché l’esperienza diventa tanto palpabile quanto vivificata e il soggetto è indotto a rivivere le scene antiche come se fossero nel presente.

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